Ci sono grosse aspettative per il 2014 nella commercializzazione degli Smart Glasses, gli occhiali in grado di riprodurre contenuto visivo e di interconnettersi con il mondo esterno. Come ha fatto recentemente capire anche Google presentando il progetto Android Wear, gli Smart Glasses rappresentano per molti produttori il capostipite di una serie di dispositivi wearable che verranno introdotti per tenerci monitorati ed informati. Le applicazioni realizzabili spaziano dalla presentazione di informazioni avanzate nei contesti in cui ci troviamo, fino al supporto ad attività di sport e fitness.
Abbiamo realizzato la tabella, visibile qui di seguito, per elencare i principali Smart Glasses con cui è possibile sviluppare soluzioni custom, disponibili ora o nei prossimi mesi. I prodotti sono suddivisi in due categorie principali: quelli che proiettano il contenuto visivo su di un supporto semi-trasparente, in sovrapposizione a quanto si sta guardando, e quelle che integrano un vero e proprio display. Inoltre, è presente una categoria denominata prototipi che tiene traccia delle idee che sono state presentate ma per le quali non è ancora disponibile un acquisto diretto del prodotto. Non abbiamo riportato soluzioni che prevedono l’occultamento del visibile, come ad esempio i visori recentemente acquistati da Facebook, Oculus Rift.
I Google Glasses rappresentano il prodotto wearable di cui attualmente si è più parlato. Agli sviluppatori viene data la possibilità di acquistare un modello di test, corredato dello Standard Development Kit (SDK), basato su Android 4.0.3, necessario allo sviluppo di applicazioni proprie. Molte sono le funzionalità accessorie legate all’integrazione di camera, sensori inerziali, speakers e microfono, usato per comandare vocalmente i Google Glasses. Questi occhiali costituiscono un vero dipositivo indossabile autonomo, in quanto la applicazione è in grado di essere riprodotta direttamente sugli occhiali e non necessita di alcun ausilio esterno. Nel caso venga confermato il pricing nella fascia tra i 400 e i 600 dollari, i Google Glass rappresenteranno uno dei migliori trade-off prezzo-funzionalità disponibile sul mercato.
Epson presenterà a giugno i Moverio BT-200, occhiali pensati per essere usati in contesti di realtà aumentata (AR). Per questo scenario applicativo vengono fornite caratteristiche molto elevate: la risoluzione dell’immagine è decisamente più elevata del prodotto medio ed inoltre l’immagine è presente su entrambi gli occhi. Il prezzo è contenuto. Gli unici difetti sono legati alla necessità di collegare gli occhiali ad un dispositivo esterno (mini-PC) che svolge tutte le funzioni, e di una camera con una risoluzione non proprio elevata. Dal punto di vista applicativo bisogna inoltre tenere in considerazione che il proiettare le immagini su entrambi gli occhi al centro stesso del campo visivo può essere fastidioso in determinati contesti.
Vuzix, tra i suoi numerosi prodotti, presenta un visore in trasparenza per la realtà aumentata in formato monocolo. Le immagini con cui il prodotto viene pubblicizzato, l’alta fascia di prezzo in cui si colloca e le elevate caratteristiche del prodotto, fanno intendere che non è dedicato al mercato consumer ma più ad applicazioni di ingegneria civile. In pratica, questo prodotto è un visore indossabile ad altissima risoluzione collegato via cavo ad un PC Windows.
Vuzix presenta inoltre il visore M100, non semi-trasparente, che per essere indossato è sufficiente che venga alloggiato nel padiglione auricolare. Per migliorare la riproduzione del suono è stato integrato un doppio microfono con funzioni di noise-cancelling. Sensori inerziali, GPS e camera lo rendono un’ottima alternativa ai Google Glasses, anche se il prezzo risulta elevato. Vuzix M100 è una soluzione standalone.
Nel campo sportivo Recon ha introdotto una famiglia di head up display (HUD), pronti ad essere integrati nelle maschere da sci. Mentre questi visori non sono dotati di camera, Recon prevede di commercializzare un occhiale dedicato ai ciclisti molto simile ai Google Glass, i Recon Jet. Probabilmente i concorrenti più diretti di Google, vista la fascia di prezzo in cui si propongono di posizionare il prodotto. Particolarità di questi occhiali è di offrire la connettività ANT+, integrata nella maggior parte dei dispositivi wireless nel campo fitness ed il fatto che lo stesso applicativo scritto con SDK Recon (Android), è supportato da tutti i loro prodotti.
Riguardo i prototipi citiamo i Glass Up, sviluppati in Italia a Modena, ora visibili come progetto su Indiegogo. Tra i prototipi, questi occhiali sono i più vicini alla commercializzazione. Il campo applicativo è diverso dai Google Glass in quanto i Glass Up proiettano unicamente stringhe di testo sulle lenti.