Sergio Callegari, professore associato presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione dell’Università di Bologna, è il nuovo Presidente di T3LAB. Da sempre appassionato di elettronica, innovazione e sistemi di visione, oggi porta la sua lunga esperienza professionale nel nostro laboratorio di ricerca industriale.
Professor Callegari, qual è stato il suo percorso di studi e cosa l’ha portata ad avvicinarsi a T3LAB?
Le ragioni sono davvero molte.
Cominciando dalla prima domanda, subito dopo le scuole superiori, data la mia passione per l’elettronica, mi sono iscritto a ingegneria presso l’Università di Bologna.
Durante quegli anni ho avuto la fortuna di poter partecipare al programma Erasmus e così per un periodo sono stato in Inghilterra, a Brighton, presso l’Università del Sussex. È stata un’esperienza molto formativa, sia a livello professionale sia a livello personale.
Già in quegli anni, infatti, nelle università anglosassoni, i legami tra Accademia e aziende erano strettissimi. Il mondo accademico era proiettato verso il mercato, in un proficuo scambio di benefici: per gli studenti, che imparavano più velocemente e in maniera più completa, e per le imprese, che diventavano sempre più competitive grazie alla continua innovazione portata dall’Università. C’era una continuità tra questi due mondi veramente molto forte e io ne rimasi affascinato.
Possiamo dire che proprio grazie a quell’esperienza oggi sono Presidente di T3LAB, perché mi ha aperto gli occhi su un fenomeno che altrove era già realtà, mentre qui in Italia ancora non si era sviluppato.
Tutto ciò che è venuto dopo, dal dottorato di ricerca alle attività condotte con l’Associazione Dottorandi Italiani, è stata manifestazione di quello stupore provato in Inghilterra.
Cosa l’ha incuriosita di più di T3LAB e perché pensa sia una risorsa preziosa per imprese e territorio?
Ricordo il periodo in cui T3LAB stava nascendo, perché, pur non essendo stato direttamente coinvolto nel progetto, l’eco di quel che stava accadendo era arrivato a me e alla mia cerchia di colleghi.
Si trattava essenzialmente di un esperimento, una scommessa sulla riuscita di un progetto che sostanzialmente racchiudeva un valore che anche io ritenevo fondamentale: la convinzione che l’investimento che l’università fa su uno studente nel momento in cui lo assume come ricercatore debba restituire qualcosa non solo all’Accademia, ma anche alla società.
T3LAB fin dal principio intendeva realizzare proprio questo obiettivo, ponendosi come anello di congiunzione tra l’Università e l’ecosistema imprenditoriale del territorio, portando beneficio ad entrambi gli enti. Questo è l’aspetto che lo differenzia da una semplice agenzia di consulenza: l’aspetto della ricerca industriale applicato allo sviluppo di un prodotto o di una nuova tecnologia per rendere i processi aziendali più efficienti.
Con T3LAB l’asticella dell’innovazione viene continuamente spostata un po’ più in là, con progetti sfidanti e idee nuove. In questo modo costringe il mercato a un continuo rinnovamento, a cercare continuamente nuove soluzioni più efficaci per tenere alta la competitività di tutti gli attori. Se un’azienda vuole rimanere competitiva, la consulenza di T3LAB è sicuramente una delle chiavi vincenti.
Spesso si sottolinea il potenziale di T3LAB per neolaureati in ingegneria e per gli studenti alla ricerca di tirocini formativi nell’ambito della ricerca industriale. Perché pensa che T3LAB sia il luogo migliore come prima esperienza lavorativa?
Quando di recente mi sono avvicinato a T3LAB sono rimasto molto stupito dalla velocità con cui il laboratorio è riuscito a evolversi. È stata una sorpresa piacevole. I progetti che vengono pensati e realizzati in questo centro di ricerca sono diversi da quelli che normalmente le aziende di consulenza si trovano a dover portare avanti.
Il livello dei professionisti che abitano questo luogo è molto alto, inoltre l’ambiente è sereno e in continua evoluzione: si tratta di un lavoro che consente davvero di mettersi in gioco, fare ipotesi ed esperimenti, e misurarsi con tecnologie che altrove sarebbe impossibile approfondire.
Soprattutto, consiglio caldamente T3LAB anche ai miei studenti, perché, data la vivacità delle sfide progettuali, è un contesto in cui nel giro di poco tempo si può imparare davvero molto sulla ricerca industriale. Anche perché T3LAB è partner di aziende importanti per il nostro territorio come Data Logic e Philip Morris.